Il rapporto tra corretta alimentazione, nutrizione e salute è essenziale e molto stretto. L'obiettivo principale degli interventi di prevenzione dovrebbe essere quello di sensibilizzare la comunità, per ciascuna fascia d'età, a riconoscere e attuare dei cambiamenti nella sfera delle abitudini verso uno stile di vita sano e più attivo: una maggiore consapevolezza nelle scelte a tavola, praticare regolarmente una o più attività motorie, migliore gestione del tempo libero.
L’OMS indica l’incidenza di sovrappeso e obesità in costante aumento tra adulti, bambini e adolescenti. Nel mondo occidentale l’eccesso ponderale si è ormai distribuito nelle diverse fasce d’età con andamento di tipo “epidemico” e negli ultimi decenni si è notevolmente diffuso anche nei paesi in via di sviluppo, tanto da assumere carattere “pandemico”. Il numero di persone obese nel mondo è raddoppiato a partire dal 1980. Nel 2014 oltre 1,9 miliardi di adulti erano in sovrappeso: tra questi, oltre 600 milioni obesi. Inoltre, oggi almeno 1 miliardo di persone in più rischia sovrappeso o obesità.
Nel nostro paese, i dati preoccupano soprattutto per il crescente problema dell’obesità infantile. Tra i paesi europei in età scolare, anche se c'è stato qualche passo in avanti rispetto agli anni scorsi, l’Italia continua ad essere quello con i valori più elevati di eccesso ponderale: la percentuale di bambini in sovrappeso è del 20,4% e di bambini obesi del 9,4%, compresi i gravemente obesi che rappresentano il 2,4%.
Con questi andamenti si assiste alla comparsa sempre più precoce di condizioni patologiche tipiche dell'età adulta, come il diabete di tipo 2 che oggi rappresenta una delle principali forme di diabete pediatrico.
Le ragioni di questi andamenti sono da ricercare nella struttura delle società moderne in cui persiste un ambiente sempre più “obesogenico” in cui l’attività fisica è diminuita e tuttavia i bambini continuano a essere esposti a diete malsane e ad alto contenuto energetico. Inoltre scarsa qualità del sonno e aumento del tempo trascorso davanti allo schermo sono fattori di rischio significativi per lo sviluppo di sovrappeso e obesità tra bambini e giovani.
Da non trascurare i fattori sociali (per esempio messaggi ''social'' su come perdere peso e modelli culturali sulla forma e le dimensioni del corpo) e fattori mentali (come l’immagine corporea e l’autostima) hanno determinato un incremento dei disturbi del comportamento alimentare che interessano adolescenti e giovani adulti. questi aspetti conducono a uno sbilanciamento verso condizioni diametralmente opposte a quelle predisponenti sovrappeso e obesità, che si manifestano con comportamenti compulsivi verso la selettività in termini di scelte alimentari e l'eccessiva/ossessiva ricerca di una forma fisica basata sulla muscolarità (condizioni definite come ortoressia e vigoressia).
Risulta quindi sempre più stringente la necessità di interventi educativi e di sensibilizzazione verso uno stile di vita adeguato, per riuscire a fare scudo contro la diffusione di condizioni patologiche legate alla sfera nutrizionale che riguardano sempre di più bambini-ragazzi in età scolare e giovani adulti.
Ripensare e riorganizzare le scelte alimentari consente di guadagnare salute, rispettare l'ambiente e risparmiare. Mangiare con consapevolezza, oltre a migliorare i processi digestivi ci aiuta a gestire la fame e l’umore; spesso si mangia di più in maniera del tutto inconsapevole.
Questi aspetti sono di grande importanza in relazione al fatto che modelli alimentari ormai largamente diffusi, rappresentati dal consumo frequente di alimenti complessi ultra-processati e altamente appetibili (in genere contenenti elevate quantità di energia, zuccheri e grassi), possono portare a condizioni sovrapponibili a dipendenza comportamentale o da sostanze.